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21 Ottobre 2023

XXIX Domenica del Tempo Ordinario 22 ottobre 2023


ORARI S. MESSE E AVVISI

22 DOMENICAh. 8,30 – S. Messa
h. 10,30 – S. Messa
h. 18,30 – S. Messa
23 LUNEDÌh.  8,00 – S. Messa
h. 16,00 – Recita del S. Rosario
24 MARTEDÌh.  8,00 – S. Messa
h. 16,00 – Recita del S. Rosario
D25 MERCOLEDÌh.  8,00 – S. Messa
h. 16,00 – Recita del S. Rosario
26 GIOVEDÌh.  8,00 – S. Messa
h. 16,00 – Recita del S. Rosario
27 VENERDÌh.  8,00 – S. Messa
h. 15,30 – Adorazione e recita del S. Rosario
h. 18,30 – S. Messa
28 SABATOh.  8,00 – S. Messa
h. 18,00 – Recita del S. Rosario
h. 18,30 – S. Messa prefestiva
29 DOMENICAh. 8,30 – S. Messa
h. 10,30 – S. Messa
h. 18,30 – S. Messa

CONFESSIONI: Venerdì dalle ore 17,30, prima della S.Messa


INCONTRO

DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

Mercoledì 25 ottobre – ore 20,30


Dal Vangelo secondo Matteo 22,15-21

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiàni, a dirgli: “Mae- stro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pa- gare il tributo a Cesare?”.

Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose:

“Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo”. Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: “Questa immagine e l’i- scrizione, di chi sono?”. Gli risposero: “Di Cesare”.

Allora disse loro: “Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”.


Giovedì 26 ottobre, alle ore 20,30,

presso la chiesa parrocchiale di Quinzano si terrà una

VEGLIA DI PREGHIERA MISSIONARIA

per tutta la Vicaria.

Nella stessa sera, alle ore 20,30,

presso la parrocchia di Borgo Nuovo, ci sarà il primo in- contro di formazione per catechisti.


DIO AL PRIMO POSTO

Dall’Angelus di Papa Francesco

Il Vangelo di questa domenica (cfr Mt 22,15-21) ci mostra Gesù alle prese con l’ipocrisia dei suoi avversari. Essi gli fanno tanti complimenti all’inizio, ma poi pongono una domanda insidiosa per metterlo in difficoltà e screditarlo davanti al popolo. Gli chiedono: «È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?» (v. 17), cioè pagare le tasse a Cesare. Gli interlocutori sono convinti che non ci sia un’alter- nativa alla loro interrogazione: o un “sì” o un “no”. Stavano aspettando, proprio

perché con questa domanda erano sicuri di mettere Gesù all’angolo e farlo cadere nel tranello. Ma Egli conosce la loro malizia e si svincola dal trabocchetto. Chiede loro di mostrargli la moneta, la moneta delle tasse, del tributo, la prende tra le mani e domanda di chi sia l’immagine im- pressa. Quelli rispondono che è di Cesare, cioè dell’impe- ratore. Allora Gesù replica: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio» (v.

21).Con questa risposta, Gesù si pone al di sopra della polemica. Gesù, sempre al di sopra. Da una parte, riconosce che il tributo a Cesare va pagato – anche per tutti noi, le tasse vanno pagate – perché l’immagine sulla moneta è la sua; ma soprattutto ricorda che ogni persona porta in sé un’altra immagine – la portiamo nel cuore, nell’anima –: quella di Dio, e pertanto è a Lui, e a Lui solo, che ognuno è debitore della propria esistenza, della propria vita.

In questa sentenza di Gesù emergono chiari orientamenti per la missione dei credenti di tutti i tempi, anche per noi oggi. Pagare le tasse è un dovere dei cit- tadini, come anche l’osservanza delle leggi giuste dello Stato. Al tempo stesso, è necessario affermare il primato di Dio nella vita umana e nella storia, rispet- tando il diritto di Dio su ciò che gli appartiene.

Da qui deriva la missione della Chiesa e dei cristiani: parlare di Dio e testimo- niarlo agli uomini e alle donne del proprio tempo. Ognuno di noi, per il Batte- simo, è chiamato ad essere presenza viva nella società, animandola con il Van- gelo e con la linfa vitale dello Spirito Santo. Si tratta di impegnarsi con umiltà, e al tempo stesso con coraggio, portando il proprio contributo all’edificazione della civiltà dell’amore, dove regnano la giustizia e la fraternità.

Maria Santissima aiuti tutti a fuggire ogni ipocrisia e ad essere cittadini onesti e costruttivi. E sostenga noi discepoli di Cristo nella missione di testimoniare che Dio è il centro e il senso della vita.


GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2023

In questa domenica si celebra, in tutte le parrocchie, la Giornata Missionaria Mondiale. Sarà l’occasione per fermarsi a riflettere su cosa significa essere oggi “missionari” e per pregare per le missioni e per quanti sono impegnati a portare il Vangelo nelle zone più povere del mondo. Papa Francesco ha proposto que- st’anno come tema: Cuori ardenti, piedi in cammino, che riprende l’esperienza

dei discepoli di Emmaus. Si tratta di un invito a mettere al centro l’ascolto at- tento della Parola di Dio che allieta il cuore e dà la forza di rimettersi in cam- mino,     nonostante     le     fatiche,     le     crisi     e     le     incomprensioni. Una parola che aiuta a comprendere che al centro della storia umana sta un’esi- stenza caratterizzata da un dono totale di sé, quella di Gesù di Nazareth, «la Parola vivente, che sola può far ardere, illuminare e trasformare il cuore». Parola che spinge a mettere al centro la comunione (lo spezzare il pane), che dà la forza di proclamare a tutti che «la vita non muore mai, anche nelle situazioni più difficili e nei momenti più bui».

In un mondo in cui l’umanità è ferita da tante ingiustizie, divisioni e guerre, «i cristiani hanno il dovere di annunciare l’evangelo senza escludere nessuno, non come chi impone un nuovo obbligo, bensì come chi condivide una gioia, se- gnala un orizzonte bello, offre un banchetto desiderabile» (Evangeli Gaudium 14).

In prima linea stanno i missionari e le missionarie, ma tutti possono contribuire:

«con la preghiera e l’azione ,con offerte e con la propria testimonianza», a creare una Chiesa missionaria e una nuova stagione dell’azione missionaria delle comunità cristiane.