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Ministro staordinario della Comunione

…il battezzato e cresimato adulto, uomo o donna, incaricato della distribuzione del pane eucaristico…

Da qualche anno si sente sempre più frequentemente parlare di “ministro straordinario dell’Eucarestia”.

Chi è allora il ministro straordinario dell’Eucarestia?

In cosa consiste la sua “straordinarietà”?

Quali le sue competenze?

Due precisazioni appaiono fondamentali per comprendere l’argomento: una di origini storiche del ministero, la seconda riguarda il concetto stesso di ministerialità così come intesa nella Chiesa post-conciliare.

Fin dal II secolo d.C.si conoscono dei fedeli laici con il compito di conservare presso di sé e di distribuire l’Eucarestia ai fratelli in punto di morte. La seconda precisazione riguarda il concetto di “ministerialità” nella Chiesa. Ministro è colui che si pone al servizio degli altri. Nella Chiesa si conoscono tre tipi di ministero:
Ministeri ordinati ( Episcopato, Presbiterato e Diaconato);
Ministeri istituiti (detti anche laicali: Lettorato e Accolitato);
Ministeri di fatto ( conferiti cioè per concrete esigenze delle chiese locali: ministri straordinari).

Da quanto dettosi comprende chi è “ministro straordinario dell’Eucarestia” Egli viene definito dall’Istruzione Immensae Caritatis del 1973 come “il battezzato e cresimato adulto, uomo o donna, incaricato della distribuzione del pane eucaristico, sia durante che fuori della celebrazione della Messa”.

Il ministro straordinario della Comunione ha quindi facoltà di:
portare la Santa Comunione al domicilio di anziani, ammalati ed infermi impossibilitati a recarsi in chiesa;
distribuire la Santa Comunione durante la S. Messa qualora il numero dei fedeli è tale da far prolungare eccessivamente la celebrazione e quando non ci siano, in numero sufficiente, altri presbiteri o diaconi presenti;
qualora una comunità manchi del presbitero e del diacono, il ministro straordinario può essere autorizzato a guidare la celebrazione domenicale limitandosi alla Liturgia della Parola del giorno e alla distribuzione della Comunione;
distribuire la comunione al di fuori della S. Messa.

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