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28 Aprile 2020

Quarta Domenica di Pasqua Domenica 3 Maggio 2020

Quarta Domenica di Pasqua e Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni


Dal Vangelo secondo Giovanni 10,1-10

“In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo, invece, non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei”.

Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: “ In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.


Preghiera

Signore, tu ti presenti come buon pastore e come porta delle pecore. Non sei un buon pastore come gli altri. Tu sei il pastore supremo. Non sei il pastore che pascola, che abbevera e nutre il gregge. Tu sei il buon pastore che “offre la vita per le pecore”. Tu ci chiami a seguirti, nella diversità delle vocazioni. Per noi hai parole di conforto, di coraggio e uno sguardo d’amore. Tu vuoi entrare in intimità con noi ci chiami ad uno ad uno. Signore, Tu sei la nostra casa. Sei l’ospite dolce della nostra anima. Nessuno, se non Tu, puoi abitare nel nostro cuore. Ma Tu vuoi che siamo noi ad aprirti la porta, perché solo nella libertà di una nostra scelta, Tu puoi parlarci e guidarci. Ti chiediamo di aiutarci, affinché tutte le nostre azioni e il nostro voler bene agli altri non siano mai un impedimento a Te, o Signore, che ci abiti e orienti il nostro agire.


Le parole della vocazione dal Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

“Navigare verso la rotta giusta non è un compito affidato solo ai nostri sforzi, né dipende solo dai percorsi che scegliamo di fare. La realizzazione dei nostri sogni è, prima di tutto la risposta a una chiamata che ci viene dall’Alto. E’ il Signore che ci indica la via verso cui andare e che, prima ancora, ci dona il coraggio di salire sulla barca; è lui che, mentre ci chiama, si fa anche nostro timoniere per accompagnarci, mostrarci la direzione, impedire che ci incagliamo negli scogli dell’indecisione e renderci capaci, perfino, di camminare sulle acque agitate… Ogni vocazione nasce da quello sguardo amorevole con cui il Signore ci è venuto incontro, magari proprio mentre la nostra barca era in preda alla tempesta… “Più che una nostra scelta, la vocazione è la risposta alla chiamata gratuita del Signore”, perciò, riusciremo a scoprirla e abbracciarla quando il nostro cuore si aprirà alla gratitudine e saprà cogliere il passaggio di Dio nella nostra vita…… Una parola deve sempre accompagnare la nostra vita . “Coraggio, sono, io, non abbiate paura!” . La stessa che Gesù dice ai suoi discepoli impauriti nel mare in tempesta. Coraggio. Ciò che spesso ci impedisce di camminare, di crescere, di scegliere la strada che il Signore traccia per noi, sono i fantasmi che si agitano nel nostro cuore… Quando siamo chiamati a lasciare la nostra via sicura e abbracciare uno stato di vita – come il matrimonio, il sacerdozio, la vita consacrata – la prima reazione è spesso rappresentata dal “fantasma dell’incredulità”… Crescono in noi tutte quelle considerazioni, quelle giustificazioni e quei calcoli che ci fanno perdere lo slancio, ci confondono; crediamo di aver preso un abbaglio, di non essere all’altezza. Il Signore sa che una scelta fondamentale di vita- come quella di sposarsi o consacrarsi in modo speciale al suo servizio – richiede coraggio. Egli conosce i dubbi e le difficoltà che agitano il nostro cuore, e perciò ci rassicura: “Non avere paura, io sono con te!”. Ogni vocazione comporta un impegno. Il Signore ci chiama perché vuole, come Pietro, renderci capaci di “camminare sulle acque”, cioè di prendere in mano la nostra vita per metterla al servizio del Vangelo, nei modi concreti e quotidiani che Egli ci indica, e specialmente nelle diverse forme di vocazione … Se ci lasciamo travolgere dal pensiero delle responsabilità che ci attendono – nella vita matrimoniale o nel ministero sacerdotale – allora distoglieremo presto lo sguardo da Gesù e rischieremo di affondare. Al contrario, pur nelle nostre fragilità e povertà, la fede ci permette di camminare incontro al Signore Risorto e di vincere anche le tempeste. Lui, infatti, ci tende la mano quando, per stanchezza o per paura, rischiamo di affondare, e ci dona lo slancio necessario per vivere la nostra vocazione con gioia ed entusiasmo….. E allora, pur in mezzo alle onde, la nostra vita si apre alla lode…..


LETTERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO A TUTTI I FEDELI PER IL MESE DI MAGGIO 2020

Cari fratelli e sorelle,

è ormai vicino il mese di maggio, nel quale il popolo di Dio esprime, con particolare intensità, il suo amore e la sua devozione alla Vergine Maria. E’ tradizione, in questo mese, pregare il Rosario a casa, in famiglia. Una dimensione, quella domestica, che le restrizioni della pandemia ci hanno “costretti” a valorizzare, anche dal punto di vista spirituale.

Perciò ho pensato di proporre a tutti di riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa, nel mese di maggio. Lo si può fare insieme, oppure personalmente; scegliete voi, a seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità. Ma, in ogni caso, c’è un segreto per farlo: la semplicità; ed è facile trovare, anche in internet, dei buoni schemi di preghiera da seguire.

Inoltre, vi offro i testi di due preghiere alla Madonna, che potrete recitare al termine del Rosario, e che io stesso reciterò nel mese di maggio, spiritualmente unito a voi. Cari fratelli e sorelle, contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria, nostra Madre, ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova. Io pregherò per voi, specialmente per i più sofferenti, e voi, per favore, pregate per me. Vi ringrazio di cuore e vi benedico.


PREGHIERA A MARIA

O Maria,

Tu risplendi sempre nel nostro cammino come segno di salvezza e di speranza.

Noi ci affidiamo a Te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù mantenendo ferma la tua fede. Tu, salvezza del popolo romano, sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai perché, come a Cana di Galilea, possa tornare la gioia e la festa, dopo questo momento di prova.

Aiutaci, Madre del Divino Amore, a conformarci al volere del Padre e a fare ciò che ci dirà Gesù, che ha preso su di sé le nostre sofferenze e si è caricatto dei nostri dolori per condurci, attraverso la croce, alla gioia della risurrezione. Amen.

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.


PREGHIERA A MARIA

“Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio”.

Nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il mondo intero, ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione.

O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi, in questa pandemia del coronavirus, e conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti, a volte, in un modo che ferisce l’anima. Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini. Infondi fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro.

Madre di Dio e Madre nostra, implora per noi da Dio, Padre di misericordia, che questa dura prova finisca e che ritorni un orizzonte di speranza e di pace. Come a Cana, intervieni presso il tuo Figlio Divino, chiedendogli di confortare le famiglie dei malati e delle vittime e di aprire il loro cuore alla fiducia.


Proteggi i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari che, in questo periodo di emergenza, sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio per salvare altre vite. Accompagna la loro eroica fatica e dona loro forza, bontà e salute.

Sii accanto a loro che, notte e giorno, assistono i malati e ai sacerdoti che, con sollecitudine pastorale e impegno evangelico, cercano di aiutare e sostenere tutti.

Vergine Santa, illumina le menti degli uomini e delle donne di scienza, perchè trovino giuste soluzioni per vincere questo virus.

Assisti i Responsabili delle Nazioni, perché operino con saggezza, sollecitudine e generosità, soccorrendo quanti mancano del necessario per vivere, programmando soluzioni sociali ed economiche con lungimiranza e con spirito di solidarietà.


Maria Santissima, tocca le coscienze prechè le ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti, siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro.

Madre amatissima, fa’ crescere nel mondo il senso di appartenenza ad un’unica grande famiglia, nella consapevolezza del legame che tutti unisce perché, con spirito fraterno e solidale, veniamo in aiuto alle tante povertà e situazioni di miseria. Incoraggia la fermezza nella fede, la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare.

O Maria, Consolatrice degli afflitti, abbraccia tutti i tuoi figli tribolati e ottieni che Dio intervenga, con la sua mano onnipotente, a liberarci da questa terribile epidemia, cosicchè la vita possa riprendere, in serenità, il suo corso normale.

Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro cammino come segno di salvezza e di speranza, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.