Close

25 Gennaio 2020

Terza Domenica del Tempo ordinario Domenica 26 Gennaio 2020

Dal Vangelo di Matteo 4,12-23

Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nazaret e andò ad abitare a Cafarnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: “Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta”.
Da allora, Gesù cominciò a predicare e a dire: “ Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare. E disse loro: “Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini”. Ed essi, subito, lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi, subito, lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità del popolo.


RISCOPRIRE IL SACRAMENTO DELLA CRESIMA riflessione dell’Arcivescovo G. Crepaldi – Diocesi di Trieste

C’è un sacramento che, in genere, viene ricevuto quando si è ancora giovanissimi e che, quasi sempre, finisce per essere dimenticato. Mi riferisco al sacramento della Cresima o Confermazione che, se ben compreso e vissuto, può invece alimentare in ognuno di noi quella spinta spirituale a convertirci e a vivere di speranza.
Dopo un lungo e impegnativo percorso di iniziazione cristiana, vediamo che, parte dei ragazzi e delle ragazze abbandonano. Il sacramento che dovrebbe confermarli in una consapevole testimonianza di fede cristiana, è, di fatto, il sacramento che conferma il loro addio. Perchè questo? Le risposte sono tante, come le cause. E’ necessario conoscere meglio questo sacramento.
La Cresima è il sacramento della pienezza dello Spirito che conferma il battezzato e lo impegna a testimoniare il Vangelo per la costruzione della Chiesa e del Regno di Dio nel mondo. Come il sacramento del Barttesimo, così anche quello della Cresima appartiene all’ordine delle grandi cose di Dio. San Giovanni Paolo II scriveva ai cresimandi:

“La Confermazione completa il Battesimo, perfeziona il cristiano.. L’imposizione delle mani e l’unzione con il sacro crisma – sono i segni efficaci dello Spirito Santo. Con questo gesto, è il Signore che prende possesso di voi, che vi protegge con la sua mano; è lui che vi guida, che vi manda in missione, come se vi dicesse: Non avere paura, Io sono con te. Lo Spirito vi è stato dato perché tutto il vostro essere cristiano sia illuminato e fortificato. Sì, lo Spirito completa la vostra somiglianza con Cristo. Lo Spirito diventa il vostro maestro interiore che vi dona continuamente la luce di Cristo per guidarvi verso la verità tutta intera”.

Lo Spirito, accolto, trasforma il cristiano in un testimone coraggioso del Vangelo. Possiamo dire che lo Spirito Santo è l’artista che dà l’ultima mano alle opere d’amore del Padre e del Figlio.
In quanto battezzati, la Chiesa diventa per noi una famiglia, una casa; in quanto cresimati, la Chiesa diventa un campo di lavoro, un’assunzione di responsabilità: una comunità da animare, da custodire, da allargare, da moltiplicare attivamente, ciscuno secondo le sue possibilità e la grazia ricevuta. Lo Spirito ci rende membri attivi e responsabili della vita e della missione della Chiesa e della costruzione di una società più giusta e più fraterna. Con il sacramento della Cresima, siamo chiamati a modellare il cammino della nostra vita secondo i doni dello Spirito Santo.
In un suo discorso, Benedetto XVI, così parlava dei doni dello Spirito. “Il primo dono è la sapienza, che ci fa scoprire quanto è buono il Signore e, rende la nostra vita piena di sapore, perché diventiamo”sale della terra”.
L’intelletto è il dono che ci fa comprendere in profondità la parola di Dio e la verità della fede. Il consiglio, ci guida alla scoperta del progetto di Dio sulla nostra vita. La fortezza, ci aiuta a vincere le tentazioni del male e a fare sempre il bene, anche quando costa sacrificio. La scienza, non in senso tecnico, ma scienza che insegna a trovare nel creato i segni, le impronte di Dio, a capire come Dio parla in ogni tempo e parla ad ognuno di noi; ci aiuta ad animare con il Vangelo, il lavoro di ogni giorno; a capire che c’è una profondità, a comprenderla e così dare sapore al lavoro, anche quello difficile. La pietà è il dono che tiene viva nel cuore la fiamma dell’amore per il Padre che è
nei cieli, in modo da pregarlo, ogni giorno, con fiducia e tenerezza di figli amati; da non dimenticare la realtà fondamentale del mondo e della mia vita: che c’è Dio e che Dio mi conosce e aspetta la mia risposta al suo progetto.
Il timor di Dio: timore di Dio non indica paura, ma sentire per Lui un profondo rispetto, il rispetto della volontà di Dio che è il vero disegno della mia vita ed è la strada attraverso la quale la vita personale e comunitaria può essere buona; e oggi, con tutte le crisi che vi sono nel mondo, vediamo come sia importante che ognuno rispetti questa volontà di Dio impressa nei nostri cuori e secondo la quale dobbiamo vivere. E così, questo timore di Dio è desiderio di fare il bene, di fare la verità, di fare la volontà di Dio”. La vita cristiana è come un difficile sentiero che sale su un monte, da percorrere avendo nel proprio bagaglio i doni preziosi dello Spirito Santo che alimentano e rafforzano in noi l’amicizia con Gesù. Essa va coltivata continuamente con il sacramento dell’Eucarestia, nel quale riceviamo il suo Corpo e il suo Sangue. Per questo è importante partecipare, sempre, con gioia, alla Messa domenicale, quando tutta la comunità si riunisce insieme a pregare, ad ascoltare la Parola di Dio e a prendere parte al Sacrificio eucaristico. Non stanchiamoci di invocare la venuta dello Spirito Santo nei nostri cuori, Spirito che ci rende discepoli fedeli e testimoni coraggiosi di Cristo, come lo furono la Vergine Maria e tutti i santi.


“Aprite le porte alla vita”
42° GIORNATA PER LA VITA
Domenica 2 febbraio 2020


Il coro parrocchiale cerca altre voci per animare la liturgia domenicale.
Le prove si tengono il giovedì sera, alle ore 21,00
L’invito è rivolto a bambini, ragazzi e adulti.


Chi desidera la benedizione della famiglia e della casa può contattare , anche telefonicamente, il parroco.