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28 Febbraio 2020

Prima Domenica del Tempo di Quaresima Domenica 1 Marzo 2020

Dal Vangelo di Matteo 4,1-11


In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: “se tu sei Figlio di Dio, dì che queste pietre diventino pane”. Ma egli rispose: “Sta scritto: Non di solo
pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; sta scritto infatti: ”Ai suoi angeli darà aordini a tuo riguardo ed essi ti portereanno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”.
Gesù gli rispose: “Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”. Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: “Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai”. Allora Gesù gli rispose: “Vattene satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo adorerai: a lui solo renderai culto”. Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.


MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2020


“Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”
2Cor 5,20

Anche quest’anno il Signore ci concede un tempo propizio per prepararci a
celebrare con cuore rinnovato, il grande Mistero della morte e risurrezione di Gesù, cardine della vita personale e comunitaria. A questo Mistero dobbiamo tornare continuamente, con la mente e con il cuore.

Il Mistero pasquale, fondamento della conversione.


La gioia del cristiano scaturisce dall’ascolto e dall’accoglienza della Buona Notizia della morte e risurrezione di Gesù. Esso riassume il mistero di un
amore “così reale, così vero, così concreto, che ci offre una relazione piena di dialogo sincero e fecondo”. Chi crede in questo annuncio, respinge la menzogna, secondo cui, la nostra vita sarebbe originata da noi stessi mentre, in realtà, essa nasce dall’amore di Dio Padre, dalla sua volontà di dare la vita in abbondanza (Gv 10,10).
In questa Quaresima 2020, vorrei, perciò, estendere ad ogni cristiano quanto ho già scritto ai giovani nell’Esortazione apostolica “Christus vivit”: “Guarda le braccia aperte di Cristo crocifisso, lasciati salvare sempre nuovamente. E, quando ti avvicini per confessare i tuoi peccati, credi fermamente nella sua misericordia che ti libera dalla colpa. Contempla il suo sangue versato con tanto affetto e lasciati purificare da esso. Così potrai rinascere di nuovo”.La Pasqua di Gesù non è un avvenimento del passato: per la potenza dello Spirito Santo, è sempre attuale e ci permette di guardare e toccare con fede la carne di Cristo in tanti sofferenti.

Urgenza della conversione


E’ salutare contemplare più a fondo il Mistero pasquale, grazie al quale ci è stata donata la misericordia di Dio. L’esperienza della misericordia, infatti, è possibile solo in un “faccia a faccia” con il Signore crocifisso e risorto “che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me” (Gal 2,20). Un dialogo cuore a cuore, da amico ad amico. Ecco perché la preghiera è tanto importante nel tempo quaresimale. Prima che essere un dovere, essa esprime l’esigenza di corrispondere all’amore di Dio, che sempre ci precede e ci sostiene. Il cristiano, infatti, prega nella consapevolezza di essere indegnamente amato. La preghiera potrà assumere forme diverse ma, ciò che veramente conta agli occhi di Dio, è che essa scavi dentro di noi, arrivando a scalfire la durezza del nostro cuore, per convertirlo sempre più a lui e alla sua
volontà.
In questo tempo favorevole, lasciamoci condurre, come Israele, nel deserto, così da poter finalmente ascoltare la voce del nostro Sposo, lasciandola risuonare in noi con maggiore profondità e disponibilità.
Quanto più ci lasceremo coinvolgere dalla sua Parola, tanto più riusciremo a sperimentare la sua misericordia gratuita per noi. Non lasciamo, perciò, passare invano questo tempo di grazia, nella presuntuosa illusione di essere noi i padroni dei tempi e dei modi della nostra conversione a lui.

L’appassionata volontà di Dio di dialogare con i suoi figli.


Il fatto che il Signore ci offra ancora una volta un tempo favorevole alla nostra conversione, non dobbiamo mai darlo per scontato. Questa nuova opportunità dovrebbe suscitare in noi un senso di riconoscenza e scuoterci dal nostro torpore. Malgrado la presenza, talvolta anche drammatica, del male nella nostra vita, come in quella della Chiesa e del mondo, questo spazio offerto al cambiamento di rotta esprime la tenace volontà di Dio di non interrompere il dialogo di salvezza con noi. In Gesù crocifisso che “Dio si fece peccato in nostro favore”, questa volontà è arrivata al punto di far ricadere sul suo Figlio, tutti i nostri peccati, fino a “mettere Dio contro Dio”, come disse Papa Benedetto XVI. Dio, infatti, ama anche i suoi nemici.
Il Dialogo che Dio vuole stabilire con ogni uomo, mediante il Mistero
pasquale del suo Figlio, non è come quello attribuito agli abitanti di
Atene i quali ”non avevano passatempo più gradito che parlare o
ascoltare le ultime novità” (At 17,21).Questo tipo di chiacchiericcio
dettato da vuota e superficiale curiosità, caratterizza la mondanità di
tutti i tempi.

Una ricchezza da condividere.


Mettere il Mistero pasquale al centro della vita significa sentire compassione per le piaghe di Cristo crocifisso, presenti nelle tante vittime innocenti delle guerre, dei soprusi contro la vita, delle molteplici forme di violenza, dei disastri ambietali, dell’iniqua distribuzione dei beni della terra, del traffico di esseri umani in tutte le sue forme e della sete sfrenata di guadagno.
Anche oggi, è importante richiamare gli uomini e le donne di buona volontà alla condivisione dei propri beni con i più bisognosi. La condivisione nella carità rende l’uomo più umano; l’accumulare rischia di abbruttirlo, chiudendolo nel proprio egoismo. Possiamo e dobbiamo. Per questo motivo, nella Quaresima 2020, dal 26 al 28 marzo, ho convocato ad Assisi giovani economisti, imprenditori con l’obiettivo di contribuire a delineare un’economia più giusta e inclusiva di quella attuale.
Invoco l’intercessione di Maria Santissima sulla prossima Quaresima, affinché accogliamo l’appello a lasciarci riconciliare con Dio, fissiamo lo sguardo del cuore sul Mistero pasquale e ci convertiamo a un dialogo aperto e sincero con Dio. In questo modo potremo diventare ciò che Cristo dice dei suoi discepoli: il sale della terra e la luce del mondo (Mt 5,13-14)



Incontro del Consiglio Pastorale Parrocchialemercoledì 4 marzo – ore 20,30


Venerdì 6 marzo – h. 20,30Santa Messa dell ‘Associazione “Famiglia Associativa”aperta a tutti