Close

10 Gennaio 2020

Battesimo del Signore Domenica 12 Gennaio 2020

Dal Vangelo di Matteo 3,13-17

In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni, però, voleva impedirglielo dicendo: “Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?”. Ma Gesù gli rispose: Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia”. Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: “ Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento”.


DIVENTA CIO’ CHE SEI
di Paolo Curtaz

Il tempo natalizio è breve ma pieno di emozioni, di forza, di provocazioni e di inviti alla conversione, per chi li vuole accogliere. Con il Battesimo di Gesù, chiudiamo due settimane passate ad accogliere l’inaudito di Dio, a stupirci, come i pastori, che scoprono che Dio viene apposta per gli sconfitti, a interrogarci come i
Magi, che sono curiosi davanti alla vita, a meditare come fa Maria, che tesse la sua vita intorno alla Parola.

Quel Gesù che abbiamo lasciato nella culla, riconosciuto dai Magi, lo ritroviamo oggi , adulto, che si mette in fila, penitente fra i penitenti, per farsi battezzare nel Giordano da Giovanni, il predicatore. Non ne ha bisogno, il suo cuore non è oscurato dalla tenebra, in lui la presenza di Dio è assoluta. Eppure vuolecondividere il bisogno intimo dell’uomo di liberazione e di pace.

Non fa finta, Gesù, non accetta vantaggi, in tutto è simile all’uomo. In tutto, eccetto che nel peccato. Questa sua vicinanza all’uomo, si manifesterà ancora durante la sua vita pubblica. Dio non approfitta del suo essere Dio; vuole fare esperienza di umanità, senza trucco. Dopo aver ricevuto il Battesimo, Gesù sente il Padre che gli
rivela la sua missione, la sua profonda identità.

Egli è il Figlio amato di cui Dio si compiace.

Si compiace, Dio, nel vederlo solidale con i peccatori.
Si compiace nel vederlo farsi discepolo.

Anche nella nostra vita, a volte, abbiamo bisogno di svolte, di manifestazioni, di chiavi di lettura, e Dio si rivela se il nostro agire è trasparente, se la nostra vita è retta.


Nascere in Cristo

Cristo è nato nella storia, tornerà nella gloria. Ma come farlo nascere ora nei nostri cuori?

Il battesimo rappresenta l’ingresso nella vita nuova in Cristo. Da sempre, da subito, i cristiani hanno capito che era quello il gesto da compiere per siglare la conversione, per suggellare la volontà di cambiamento.

Esisteva già un battesimo, quello del Battista, un gesto di purificazione, di vita, così come l’acqua lava e purifica, dà vita agli uomini e ai vegetali. Ma Gesù si battezza nello Spirito Santo e propone ai suoi discepoli di diventare tali nel battesimo.

Storicamente, lo sappiamo bene, il battesimo è stato amministrato ai bambini. Non è un abuso della volontà di Cristo: le primitive comunità battezzavano intere famiglie. Resta il fatto che siamo stati battezzati quando eravamo inconsapevoli, incapaci di cogliere la profondità del gesto che i nostri genitori compivano al nostro posto.

Gli anni del catechismo, “recupero” della preparazione battesimale, non sono serviti a farci raggiungere la presa di coscienza della grandezza dell’appartenere a Cristo. Ma, adesso che siamo adulti possiamo farlo, possiamo riappropriarci del battesimo.

Col battesimo è stato messo nel nostro cuore il seme della presenza di Dio.
Non una magia, non un rito scaramantico, ma un seme. Va coltivato, il seme, per poter crescere e per portare frutto.

Dio è in noi, inutile cercarlo all’esterno.
Dio è in noi e tutto ciò che ci porta “dentro” ci avvicina a lui.

Il silenzio, la musica, l’arte, la letteratura, ci portano “dentro” noi stessi, ci accompagnano alle soglie del mistero.

Col battesimo siamo diventati cristiani.
Spesso portiamo il nome di un santo. I santi sono coloro il cui seme del battesimo è diventato un albero frondoso, alla cui ombra ci riposiamo. Siamo diventati concittadini dei santi e familiari di Dio. I santi sono sugli spalti a fare il tifo per noi, che giochiamo nel campo la partita della vita. Non siamo soli.

Col battesimo ci è tolta la fragilità che portiamo nel cuore, la macchia che ci impedisce di essere liberi. Cristo ci libera da questa fragilità: diventiamo capaci di amare. Ecco cosa è successo il giorno del nostro battesimo, anche se non ce ne siamo accorti, anche se eravamo troppo piccoli. Ora siamo cresciuti, ora siamo consapevoli. Come diceva sant’Ireneo:

“Cristiano, diventa ciò che sei!”.


Incontro del Consiglio Pastorale Parrocchiale

mercoledì 15 gennaio – ore 20,30


Ritiro per i ragazzi della Cresima
Domenica 19 gennaio – Boscochiesanuova


Download

Scarica il bollettino completo con gli orari delle messe settimanali